Sophie Taeuber-Arp
In mostra troverete le opere di Sophie Taeuber-Arp, una delle artiste più talentuose e ostracizzate del secolo scorso.
Sophie Taeuber-Arp (moglie dell'artista e poeta alsaziano Hans Arp) partecipò ‒ unica esponente femminile – al movimento zurighese Dada.
Fu un'artista poliedrica, che si serviva di pennello, pialla da falegname o ago senza alcuna differenza. Si occupò poi anche di architettura e interior design, ad esempio insieme ad Arp e all'artista olandese Theo van Doesburg realizzò l'ambiziosa decorazione del Café Aubette a Strasburgo.
All'inizio del XX secolo gran parte delle sue pratiche venivano considerate "minori": Taeuber-Arp, in quanto insegnante di arti applicate, ballerina, interior designer e architetta, editrice di riviste e illustratrice di libri, non poteva pretendere di accedere al rango di "artista".
La Taeuber-Arp disegnò burattini e scenografie per gli spettacoli del Cabaret Voltaire, luogo di ritrovo del movimento dadaista, dove apparve anche come marionettista e ballerina.
Nel 1918 fu incaricata dal direttore della Scuola di Arti e Mestieri dove insegnava, di mettere in scena - come opera di marionette - la fiaba teatrale tragicomica Re Cervo, scritta da Carlo Gozzi nel 1762.
A Palazzo Magnani troverete alcune di queste marionette, ritenute all'epoca "troppo moderne e troppo audaci" dalla produzione, ma che ottennero il favore dei dadaisti e delle riviste d'avanguardia, ma anche della rivista americana Vanity Fair, nel 1921. La nota casa di moda Fendi le scelse per una sua recente campagna pubblicitaria.
Le sue marionette coniugano grazia, ironia, cubismo e costruttivismo.
Sophie Taeuber-Arp dimostra come sia possibile fare arte con la "A" maiuscola ricorrendo indifferentemente a lana, carta, ceramica, vetro, argilla, legno o colori a olio.
▶ La mostra è aperta il mercoledì e giovedì ore 10-13 e 15-19 e dal venerdì alla domenica ore 10-19
▶ Tutti i giovedì ingresso a 5 € per gli studenti universitari
▶ Visite guidate e Faccia a Faccia
▶ Incontri con i protagonisti: mercoledì 7 febbraio ore 16.30 - L'Arte del prendere corpo. E anima. Incontro con Fulvio De Nigris e Alessandro Bergonzoni sul tema della "formidabilità come superabilità delle disabilità"
FELICITAZIONI! CCCP - Fedeli alla linea 1984-2024
Stefano Roveda, Antropicon
L'allestimento della mostra, progettato da Stefania Vasques con il light design di Pasquale Mari e Gianni Bertoli, è arricchito da quattro opere site specific realizzate da artisti che sono entrati in dialogo con i CCCP - Fedeli alla linea.
Al primo piano troverete Antropicon di Stefano Roveda, un'opera dedicata all'antimilitarismo. Antropicon è un videoaffresco immersivo ispirato al Panopticon, un carcere circolare in cui ogni detenuto viene osservato costantemente da un "centro". Il punto di vista è quello di un osservatore proiettato nel quotidiano di alcuni luoghi della guerra post-coloniale globale.
Si comprende come la logica dello scontro sia perdente, anzi contagiosa. Nella lettura di Roveda i militari e i manifestanti condividono gli stessi atteggiamenti e comportamenti, quasi come fossero infettati dallo stesso morbo. Solo l'atteggiamento punk di attacco e sbeffeggio totale si inquadra nel rifiuto di partecipare a questa messa in scena invasiva.
Un lavoro che utilizza esclusivamente materiale di archivio. Circa 300 ore di videoregistrazioni da cui sono stati selezionati oltre 1000 spezzoni poi assemblati nel grande video affresco.
"Ho sperimentato formalmente un linguaggio visivo che si allontana da quello cinematografico, documentaristico o di news" dice Roveda. "Ho cercato di ricreare una situazione di vissuto reale ispirandomi al linguaggio delle webcam. I tempi lunghi servono a immergersi in un tempo reale altro, non c'è la selezione di eventi topici uno dietro l'altro, i tempi morti sono pieni di dettagli e danno il tempo di riflettere e comprendere fenomeni.
In questa opera immersiva la storia è raccontata tramite l'emozione. L'esperienza di vivere in mezzo alle strade del mondo in subbuglio."
▶ La mostra è aperta dal giovedì alla domenica ore 10-19 ai Chiostri di San Pietro (via Emilia San Pietro, 44/c - Reggio Emilia)
▶ Tutti i giovedì ingresso a 6 € per gli studenti universitari
▶ Visite guidate la domenica alle ore 15
▶ Pacchetti turistici
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