Cookie Consent by Free Privacy Policy website Telescope, racconti da lontano #178
ottobre 16, 2023 - telescope

Telescope, racconti da lontano #178

​​Si chiama Villa Sbertoli ma in realtà è un complesso di due ville – Villa Franchini Taviani e Villa Tanzi Lugaro – costruite tra il XVII ed il XVIII secolo nella località di Collegigliato, che si affaccia sullo splendido panorama della valle sottostante. Vi si accede da un viale di cipressi che conduce a un grande cancello che immette in un giardino oggi completamente abbandonato e simile a un bosco selvaggio. Con la sua facciata superba, i pavimenti maiolicati, il salone affrescato circondato da un ballatoio con ringhiere squisitamente barocche, la ormai decadente Villa Tanzi Lugaro è diventata il simbolo di questo complesso. Si racconta che, a qualunque ora del giorno e della notte, dal salone principale si senta suonare un pianoforte come anche, dagli altri edifici del complesso, si sentano rumori, pianti, voci e grida di chi negli anni li ha abitati. Sì, perché Villa Sbertoli dal 1868 al 1978 – anno in cui con la Legge Basaglia vennero chiusi tutti – era il Manicomio di Pistoia.

Chi suona quel pianoforte? Pare sia il figlio del Professor Agostino Sbertoli (1827 – 1898), medico psichiatra proprietario della villa e fondatore della casa di cura, che secondo la leggenda diede avvio al progetto soprattutto per offrire al figlio, affetto da disturbi mentali, un luogo familiare in cui essere curato. Molti in zona sono convinti che la villa sia infestata dallo spirito del ragazzo e da quelli dei tanti sventurati che lì sono stati rinchiusi, e di certo quelle pareti sono impregnate di sofferenza, come raccontano anche le tante scritte, disegni, graffiti che ancora oggi conservano. Tra questi, alcuni raccontano il mondo di un uomo semplice e sofferente, che amava la Natura e la caccia, e la cui identità è stata solo recentemente e faticosamente ricostruita: si chiamava Giuliano e al Manicomio di Pistoia ha passato quarant'anni, dal 1952 al 1991. Le pareti della villa sono ricoperte da tantissimi suoi disegni, case rosa, alberi, uomini barbuti, fiori, fucili, strumenti di campagna, ma anche ricette, liste, cose che succedevano – non belle – tra quelle mura, che lui copriva di colore la notte, spostando gli armadi, e godendosi il silenzio. Chissà se anche lui sentiva il pianoforte.

In questa centosettantottesima edizione di TELESCOPE, la nostra newsletter settimanale dedicata alle istituzioni e ai progetti culturali di cui siamo portavoce, tra i RACCONTI trovate un testo della storica, critica d'arte e docente Jacqueline Ceresoli dedicato alla mostra Mario Schifano. TUTTO nelle carte... in corso da GióMARCONI a Milano; un racconto della giornalista e critica fotografica Francesca Orsi dedicato alla mostra Mapplethorpe e Von Gloeden. Beauty and Desire al Museo Novecento di Firenze; e un estratto dall'intervista a Lorenzo Mattotti fatta da Melania Gazzotti, curatrice della sua mostra Storie. Ritmi. Movimenti realizzata da Fondazione Brescia Musei al Museo Santa Giulia di Brescia

Nella sezione VIDEO proponiamo il trailer del film Gilardi: Tappeto-Natura di Domenico Palma, che viene presentato oggi in anteprima italiana all'interno della 28ª Edizione di ARTECINEMA; e un video dedicato alla mostra Onirica (), ancora per oggi visibile negli spazi della ex Chiesa di Sant'Agnese a Padova, sede della Fondazione Alberto Peruzzo.

Tra gli EXTRA, infine, segnaliamo le nuove mostre di CAMERA a Torino, André Kertész. L'opera, 1912-1982 e Nuova Generazione. Sguardi contemporanei sugli Archivi Alinari; l'appuntamento con il design internazionale d'autore dell'asta Design 200 da Cambi Casa d'Aste; e la nuova mostra della Fondazione Centro Studi sull'Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca Pensiero video. Disegno e arti elettroniche.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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